Nel 1484, a seguito dell’invasione e la presa di Otranto ad opera degli Ottomani, gli Aragonesi decidono di ampliare e fortificare il sistema difensivo cittadino adattandolo alle nuove tecniche di guerra che prevedevano l’utilizzo di armi da fuoco. Il Torrione dell’Inferno, di forma cilindrica ed impostato su un muro a scarpata, deve il suo nome alla presenza di quaranta bocche di fuoco che conferivano alla struttura un aspetto possente e minaccioso.